Kokutai no Hongi, l’essenza del Giappone, a cura di Federico Lorenzo Ramaioli con la traduzione di Daniela Errico. Idrovolante Edizioni.
A distanza di quasi ottant’anni da quando, al termine della Seconda Guerra Mondiale, le forze statunitensi che avevano occupato il Giappone, dopo la sua caduta, ne avevano vietato la pubblicazione, torna a nuova vita, per i tipi di Idrovolante e grazie a Federico Lorenzo Ramaioli e Daniela Errico, il Kokutai no Hongi. Ad un occhio poco attento, questo libro, definito di carattere politico, avrebbe avuto lo scopo, secondo i desiderata dei suoi autori, di farne uno strumento per favorire la politica militarista del Sol Levante tra l’Era Meiji e la fine del secondo conflitto mondiale nell’Era Shōwa, sotto il governo di Hirohito. Pubblicato nel 1937 e distribuito in milioni di copie fu diffuso nell’apparato scolastico nipponico, divenendo una sorta di ‘strumento educativo’ per educatori.
Federico Lorenzo Ramaioli, nella sua quanto mai precisa e puntuale premessa ci introduce alla lettura del testo analizzando i momenti storici che hanno portato alla stampa del Kokutai no Hongi, che affonda la sua origine nelle ere più antiche del Giappone attingendo abbondantemente al mito, quanto mai affascinante e misterioso, nonché alla storia millenaria e spesso travagliata dell’arcipelago nipponico. La lettrice ed il lettore appassionati della cultura giapponese, ma anche chi vi si avvicina per la prima volta, troveranno un testo che ci parla dell’anima di questo grande paese e del suo popolo che si identificano, secondo i concetti espressi, nella persona del Tennō, l’imperatore che diventa non solo simbolo della Nazione e della sua gente ma incarna, per l’eternità, la continuità, nel corso dei secoli, della Casata imperiale, la cui origine vuol essere divina. Infatti, come leggiamo nella prefazione, viene acutamente analizzato il termine Kokutai, di fatto intraducibile ma che si avvicina, nel significato, a ‘Essenza del Giappone’. Quanto segue è un breve passo tratto dalla prefazione di Federico Lorenzo Ramaioli, diplomatico e avvocato che riesce a contestualizzare questo libro con i tempi in cui ebbe la sua completa formazione e che ha subìto la damnatio memoriae da parte dei vincitori del secondo conflitto, almeno sino ad ora:
“Kokutai è formato dai caratteri koku (国, Nazione, Paese) e tai (体, struttura, corpo). Il kokutai, piuttosto, può essere considerato come l’essenza della Nazione giapponese, quel nucleo spirituale che si configura come retaggio culturale ancestrale e come profondo senso di appartenenza ad una collettività, incarnato dal Trono imperiale e dalla sua ininterrotta linea di continuità. […] Il Kokutai no Hongi chiarisce così il complesso concetto dell’“essenza nazionale”, corredandola da un lato con i miti della fondazione e con la rievocazione del passato leggendario di Yamato, e dall’altro con il richiamo valoriale all’ideale patriottico ed estremo che stava animando, in quegli anni, l’intera società nipponica a partire dalla sua classe dirigente. […] E proprio sulla base del Kokutai no Hongi intere generazioni cominciarono a rivolgere le proprie ambizioni al tragico sogno di gloria del Giappone imperiale, e intere generazioni omaggiarono un tennō ancora considerato “figlio del Cielo” nel loro ultimo viaggio senza ritorno.”
Quindi una premessa oltremodo accurata e precisa che già di per sé renderà la lettura di questo libro estremamente interessante. Da evidenziare l’eccellente traduzione da parte di Daniela Errico, precisa e corretta che rende la lettura scorrevole e piacevole.
Concludendo, ritengo il Kokutai no Hongi una lettura indispensabile per capire le dinamiche che portarono ai tragici eventi del secolo scorso ma anche per approfondire la storia del paese unita al mito e per comprendere anche la crescita attuale del Giappone e del suo popolo.
A cura di Antonio “Hisao” Vaianella
La seguente sinossi editoriale è tratta dal sito ufficiale di Idrovolante Edizioni:
A lungo dimenticato e messo al bando negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, il Kokutai no Hongi è ancora oggi un documento di grandissimo interesse storico e culturale. Pubblicato per la prima volta nel 1937 dal Ministero dell’Educazione del Giappone imperiale, venne redatto da una commissione governativa di accademici e di esperti, con l’arduo compito di compendiare l’eterea idea di kokutai, l’essenza ultima della nazione. In anni caratterizzati da inquietudini e grandi aspirazioni, che sfoceranno nella tragica guerra del Pacifico, il testo cercò di mettere ordine in un panorama politico e intellettuale frammentato, in un costante dialogo tra la tradizione e la modernità, e tra l’Arcipelago e il mondo esterno. Rileggere oggi il Kokutai no Hongi, tradotto per la prima volta in lingua italiana e con un ampio commento critico, rappresenta quindi un’occasione unica per scoprire gli anni più controversi della storia nipponica, nelle stesse parole dei suoi teorizzatori.
Federico Lorenzo Ramaioli è un diplomatico e avvocato, e ricopre attualmente la carica di Vice Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia a Doha (Qatar). È inoltre Senior Research Associate presso gLAWcal (UK). Ha collaborato con le cattedre di Filosofia del Diritto e Metodologia Giuridica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha pubblicato monografie e saggi in riviste scientifiche, principalmente sull’Estremo Oriente e sul mondo islamico. È autore del volume “Dal mito del Cielo alla legge dello Stato. Kokutai e ordinamento giuridico in Giappone” (Giappichelli, Torino 2022).
Daniela Errico è laureata in lingue e culture orientali, precisamente in giapponese e cinese, presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. È autrice del saggio “Mishima Yukio, o l’estetica della morte” (Il Cerchio, 2020).
Per l’acquisto di KOKUTAI NO HONGI, oltre che presso tutte le librerie, è altresì possibile richiederlo alla casa editrice al seguente link:
https://www.idrovolanteedizioni.com/libri/kokutai-no-hongi/ oppure online anche su Amazon.
A cura di Antonio Vaianella